Una camera sperimentale sviluppata con l'obiettivo di ottimizzare gli studi di preferenza e avversione al luogo nei piccoli animali da laboratorio, in particolare nei topi, con un'innovazione innovativa: la possibilità di combinare una nuova dimensione spaziale aggiuntiva per consentire all'animale di differenziare i diversi compartimenti in modo più discriminativo.
Il test di preferenza spaziale Bioseb è una camera sperimentale sviluppata con l'obiettivo di ottimizzare gli studi di preferenza e avversione per i luoghi nei piccoli animali da laboratorio, in particolare nei topi. Il progetto della camera è frutto di una stretta collaborazione con l'eminente professor Rafael Maldonado e la dottoressa Olga Valverde del Laboratorio di Neurofarmacologia di Barcellona (Spagna).
Principio di funzionamento
L'apparecchio consiste in una scatola con due compartimenti di uguali dimensioni collegati da un corridoio rettangolare. Originariamente, i compartimenti si differenziano per i motivi dipinti sulle pareti (punti o strisce) e per il colore (diverse tonalità di grigio, chiaro o scuro) e la consistenza (liscia o ruvida) del pavimento. L'innovazione apportata da questa scatola è la possibilità di combinare una nuova dimensione spaziale aggiuntiva per consentire all'animale di differenziare i diversi scomparti in modo più discriminatorio. Vengono inoltre utilizzate pareti trasparenti per ridurre al minimo il tempo trascorso dall'animale nel corridoio.
L'introduzione di questi nuovi elementi discriminatori permette di:
- ottimizzare i risultati ottenuti nei paradigmi di preferenza e avversione (bassa variabilità della risposta, numero ridotto di animali per gruppo, ecc.)
- organizzare gli elementi discriminanti in un'ampia varietà di configurazioni per studi che valutano la memoria spaziale o contestuale
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