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TRACES Group

Chi siamo

Gestione responsabile delle risorse naturali del pianeta, tutela dell’ambiente e della salute sono i fili conduttori dei nostri progetti e sono il principio della passione che ogni componente del gruppo ripone nel proprio lavoro.
La convinzione e la consapevolezza che un consorzio internazionale avrebbe accelerato i progressi nel settore ambientale nonché il miglioramento della qualità della vita comune: su questi presupposti è nata TRACES Research.
Abbiamo stabilito la sede di TRACES R&D in Italia, per lo sviluppo di tecnologie ecologicamente responsabili, innovative nel processo e nella gestione.

L’idea del progetto TRACES coinvolge un team di professionisti, ognuno in grado di portare un insieme unico di competenze e capacità in varie discipline accademiche e di business. L’azienda si estende oggi dall’Italia attraverso i confini internazionali, in Asia e Stati Uniti. I diversi background a livello globale, le profonde relazioni di alto livello e l’esperienza di business collettiva, rappresentate nell’azienda, si combinano per offrire le migliori possibilità di raggiungimento degli obiettivi.

I nostri valori

TRACES ha progettato, realizzato e brevettato un sistema per la gestione di reperti anatomici conforme alle più recenti Direttive Europee in ambito di sicurezza per l’operatore. I nostri contenitori evitano ogni contatto diretto ed indiretto tra operatore e formalina.

Siamo la prima azienda al mondo ad aver studiato e messo in produzione una gamma completa di contenitori in grado di gestire campioni bioptici di qualsiasi dimensione (dai frustoli agli organi interi).

Inoltre, sempre in vista del pericolo causato dalla formalina negli ambienti in cui viene utilizzata, abbiamo voluto mettere a disposizione dei nostri clienti e degli operatori sanitari una soluzione brevettata capace di decomporre le molecole di formaldeide al contatto, senza lasciare nessun residuo. I prodotti e le procedure di pulizia ordinari, infatti, non garantiscono una decontaminazione appropriata delle superfici sulle quali è avvenuto lo sversamento, pertanto il residuo non trattato di formalina continuerà a rilasciare il gas nell’ambiente circostante.