La risonanza magnetica NEONA è stata progettata fin dall'inizio per rispondere a esigenze molto particolari, tra cui i neonati che risiedono nell'unità di terapia intensiva neonatale (NICU) di grandi strutture mediche. Il piano di progettazione prevedeva la risoluzione di due aree problematiche particolarmente uniche per questo segmento di neonati gravemente malati.
Il primo problema richiedeva un design compatto per il sistema di risonanza magnetica che ne consentisse la collocazione all'interno o nelle immediate vicinanze dell'area NICU. Questo concetto di co-locazione per i pazienti e le apparecchiature riduce al minimo i problemi di trasporto dei pazienti e consente un accesso a basso rischio alla tecnologia di risonanza magnetica.
L'altra questione riguarda l'uso di un'incubatrice neonatale compatibile con la risonanza magnetica durante l'esame RM. L'incubatrice compatibile con la risonanza magnetica ha lo scopo di monitorare e stabilizzare le esigenze fisiologiche e ambientali del paziente e di includere i componenti della bobina di risonanza magnetica. I requisiti di progettazione dell'incubatrice, sia strutturali che funzionali, sono piuttosto specifici e vengono affrontati al meglio incorporando l'incubatrice come un sottosistema integrato nel sistema di risonanza magnetica stesso.
Nel complesso, l'ampia gamma di caratteristiche uniche della risonanza magnetica NEONA la differenzia in modo significativo da altri sistemi di risonanza magnetica tradizionali di uso generale. Riteniamo che questo ulteriore investimento in termini di progettazione riguardi un maggior numero di categorie di neonati e servirà da piattaforma di sviluppo per ulteriori progressi a breve e lungo termine. Solo in questo modo possiamo sperare di progredire e migliorare l'utilità della risonanza magnetica per questa popolazione di pazienti unica.
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