Impianto sottoretinico PRIMA

Il sistema PRIMA è destinato a sostituire parzialmente la normale funzione fisiologica delle cellule fotorecettoriali dell'occhio stimolando elettricamente le cellule nervose della retina interna, che poi trasmettono le informazioni visive al cervello attraverso il nervo ottico. Il Sistema PRIMA mira ad ottenere una visione funzionale artificiale, o bionica, sotto forma di percezione della luce che sostituisce in parte la naturale perdita della visione centrale. Il Sistema PRIMA è composto da tre elementi principali: Impianto retinico senza fili, un paio di occhiali con fotocamera e proiettore digitale e un processore tascabile. Configurato per essere minimamente invasivo con il suo design miniaturizzato L'impianto PRIMA utilizzato nello studio clinico di fattibilità ha una dimensione di 2x2 mm e uno spessore di 30 micron (terzo la dimensione di un capello umano). Si tratta di un impianto subretinico passivo miniaturizzato e totalmente senza fili che si comporta come un minuscolo pannello solare che viene alimentato da luce pulsata nel vicino infrarosso attraverso un proiettore digitale miniaturizzato integrato nel paio di occhiali indossati dal soggetto impiantato. Le dimensioni ridotte e il design wireless dell'impianto PRIMA consentono una chirurgia minimamente invasiva, che può essere eseguita in anestesia locale o generale. Mirato a migliorare la risoluzione percettiva e progettato per un'elaborazione fisiologica del segnale oltre alla chirurgia minimamente invasiva, l'obiettivo della progettazione del Sistema PRIMA era anche quello di migliorare potenzialmente la risoluzione della percezione visiva artificiale protesica impiantando direttamente a livello dei fotorecettori degenerati. l'impianto subretinico sfrutta una rete fisiologica ancora funzionante