Toul operio flusso laminare mobile
Riduzione della carica batterica sul sito chirurgico e/o sul tavolo porta strumenti fino a 95%
L’aumento delle resistenze dei microorganismi alla terapia antibiotica richiede sempre più sterilità in sala operatoria. La maggior parte delle infezioni chirurgiche post-operatorie è contratta al momento dell’intervento, quando i microrganismi raggiungono la ferita aperta. In un‘ora una persona disperde nell‘ambiente circa 1 milione di germi tramite la respirazione, i movimenti e la traspirazione*. Di conseguenza la carica batterica in sala operatoria aumenta proporzionalmente al numero delle persone presenti ed alla durata dell‘intervento.
Dopo un’ora sul campo operatorio e sul tavolo degli strumenti si possono riscontrare valori oltre le 100 CFU/m3. E’ importante notare che 10 CFU/m3 sono sufficienti per provocare un’infezione seria di artroprotesi**
* Noble W.C.: Dispersal of skin microorganism Brit. J. Dermatol. 93: 477-490, 1975.
** Gosden PE, Mac Gowan AP, Bannister GC J. Hosp. Infect 1998.
Sala operatoria convenzionale
Ironia della sorte, l'uso del flusso d'aria della climatizzazione montato al soffitto contribuisce a trasmettere batteri dal personale della sala operatoria nella ferita chirurgica o indirettamente tramite gli strumenti chirurgici che aumentano la carica batterica della ferita provocando delle infezioni anche a distanza dei anni. Ogni minuto, un individuo in sala operatoria emette migliaia di particelle sospese nell'aria che trasportano batteri che possono contaminare la ferita chirurgica o gli strumenti.
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