Durante la coagulazione plasmatica si genera fibrina solubile. Dalla degradazione della fibrina reticolata vengono rilasciati prodotti caratteristici chiamati D-dimeri. Un aumento dei livelli di D-Dimero indica l'attivazione dei processi di coagulazione e fibrinolisi. Bassi livelli di D-Dimero sono utilizzati principalmente per escludere tromboembolismi venosi (TEV) come la trombosi venosa profonda della gamba (TVP) e l'embolia polmonare (PE).
La determinazione del D-dimero può essere utilizzata per escludere una sospetta TVP o PE con livelli inferiori a uno specifico valore di cutoff
Poiché non sono disponibili né un metodo di riferimento né un materiale di riferimento, sono necessari studi clinici per definire un cut-off specifico per il test e i valori di calibrazione
Diversi studi sostengono l'uso di un valore di cutoff di 0,5 FEU µg/L
Se i livelli di D-dimero sono superiori al valore di cutoff, le tecniche di imaging come l'ecografia o la flebografia sono obbligatorie per una diagnosi definitiva di TEV
La specificità per la TVP è variabile e dipende dalla popolazione di pazienti; sono stati suggeriti cutoff modificati per i pazienti anziani o per i soggetti affetti da cancro
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