La pandemia da Covid-19 ha riacceso i riflettori anche sulla sicurezza in sala settoria.
Diverse circolari, linee guida e raccomandazioni sono state espresse negli ultimi mesi da più parti e in particolare dal Ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità, oltre che da numerose associazioni e società scientifiche.
COMFIT propone la sua nuova dispensa per fare il punto della situazione sulle barriere primarie e secondarie di protezione da adottare nella sala anatomica COVID-19 di Anatomia Patologica e di Medicina Legale per la sicurezza dei lavoratori addetti e della collettività nel caso di autopsie su salme infette Covid-19.
L’esame autoptico permette di raccogliere importantissime informazioni di carattere medico legale, diagnostico e scientifico.
Patologi e medici legali effettuano normalmente autopsie di soggetti infetti dei quali non sempre è noto lo stato di infezione, ma le strutture in cui essi operano molto spesso non sono idonee a garantire il livello di sicurezza per il personale e per la comunità previsto dalle normative vigenti, durante un'autopsia salma infetta Coronavirus.
Eppure recenti fatti di cronaca dimostrano come stia crescendo l’attenzione degli addetti ai lavori verso il problema della sicurezza in sala settoria, nel caso di attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici (art. 266), definiti come qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni art. 267)