Secondo le stime dell’Organizzazone Mondiale della Sanità, alla fine del 2019, 38 milioni di persone convivevano con l’HIV.1 Meno del 30% dei pazienti affetti da HIV ha accesso ai test della carica virale; ciò rappresenta una grave carenza del mercato e una grande opportunità di intervento.2 Oggi la misurazione della concentrazione di RNA dell’HIV-1 nel plasma sanguigno (nota come carica virale dell’HIV) mediante saggi diagnostici molecolari basati sull’acido nucleico si è affermata come standard di cura per la valutazione della prognosi dei pazienti HIV-positivi e della risposta alla terapia antiretrovirale.
Il modello “a cascata” del trattamento dell’HIV per sconfiggere l’AIDS entro il 2030
Il programma per sconfiggere l’AIDS entro il 2030 “Ending AIDS by 2030”, avviato dall’OMS, può essere raggiunto solo attraverso collaborazioni multisettoriali che garantiscano l’accesso alla diagnosi e alle cure e portino il trattamento dell’HIV a tutti coloro che ne hanno bisogno.
L’impatto
Migliora il trattamento del paziente: Otimizza le opzioni di trattamento limitando la perdita dei pazienti al follow-up e riducendo i tempi tra la raccolta dei campioni e la presentazione dei risultati ai pazienti
Migliora l’efficienza: risultati rapidi consentono un intervento immediato con consulenza e terapia
Tutela le comunità: le decisioni rapide possono aiutare a ridurre la resistenza ai farmaci e la trasmissione
Progettato per laboratori ad alta processività e analisi decentralizzate nell’ambiente di laboratorio
Semplice & Organizzato: vero random access 24/7 per far fronte ad altre richieste di analisi urgenti (e.g. epatite C, epatite B, papillomavirus umano)