VascuFlex® 5 e 6 F
Sistema stent periferico autoespandibile in nitinol
L'angioplastica percutanea transluminale (PTA) e lo stenting delle arterie femorali e poplitee superficiali è il trattamento di scelta proposto nella maggior parte dei pazienti con claudicatio intermittens (IC) o ischemia critica dell'arto (CLI) sulla base della sua ridotta morbilità e mortalità perioperatoria, e della ridotta degenza ospedaliera [1, 2]. Ad oggi, sono emerse diverse nuove tecnologie, come gli stent metallici nudi autoespandenti in nitinolo e i palloncini rivestiti di farmaco (DCB), con l'obiettivo di migliorare i risultati di pervietà a lungo termine dopo l'angioplastica delle arterie femorali e poplitee [3, 4].
[1] Tendera M, Aboyans V, Bartelink ML et al (2011) ESC Guidelines on the diagnosis and treatment of peripheral artery diseases: document covering atherosclerotic disease of extracranial carotid and vertebral, mesenteric, renal, upper and lower extremity arteries: the Task Force on the Diagnosis and Treatment of Peripheral Artery Diseases of the European Society of Cardiology (ESC). Eur Heart J 32(22):2851-2906
[2] Tsetis D, Belli AM (2004) Linee guida per lo stenting nella malattia arteriosa infrainguinale. Cardiovasc Intervent Radiol 27(3):198-203
[3] Cassese S, Byrne RA, Ott I et al (2012) L'angioplastica con palloncino rivestito di paclitaxel rispetto a quello non rivestito riduce la rivascolarizzazione delle lesioni target nei pazienti con malattia arteriosa femoropoplitea: una meta-analisi di studi randomizzati. Circ Cardiovasc Interv 5(4):582-589
[4] Schillinger M, Sabeti S, Loewe C et al (2006) Angioplastica con palloncino contro l'impianto di stent di nitinolo nell'arteria femorale superficiale. N Engl J Med 354(18):1879-1888
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